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A volte serve solo far pace con te stessa

A volte serve solo far pace con te stessa

In queste ultime settimane ho sentito il bisogno di stare ritirata, di stare in silenzio.

Mi capita spesso, anzi devo dire che la mia “normalità” è proprio l’alternanza di momenti di grande ispirazione, attività, voglia di comunicare e di fare, e momenti più introversi, in cui sento di dovermi ritirare sulla mia “vetta” e attendere il momento in cui avrò voglia di tornare.(E infatti ora sono qui che te lo racconto.)

Ho sempre avuto una certa difficoltà ad accettare i momenti di scarsa produttività e “motivazione”, e quando capitavano cercavo di mettere in atto delle tecniche, di organizzarmi meglio, di prendere impegni con un buddy per costringermi a rispettare le scadenze che mi davo da sola – tutte cose che nei momenti “buoni” erano molto utili, in quelle circostanze non sortivano alcun effetto. Anzi. Perché il presupposto sottinteso era “Così non va bene, questa cosa deve cambiare. IO devo cambiare.”

Seh…a’ voglia!

Finché non ho capito che questa è la mia natura, il mio andamento naturale, con questo aspetto di me ci ho fatto a pugni: mi giudicavo, mi spronavo, mi invogliavo, cercavo di costringermi e alla fine scattava il giudizio negativo.

“Eccola, sempre la solita. Non appena prendi il ritmo, ecco che lo perdi di nuovo”

“Non fai mai quello che dici di voler fare”

“Neanche oggi hai fatto quella cosa. Dai, domani però…”

E in questo modo rallentavo il normale ritorno alla produttività.

Ti capita qualcosa del genere? Ti capita di accanirti contro una parte di te, e più lo fai più quella sembra farsi un baffo delle tue intenzioni e, anzi, sembra che si rinforzi In modo direttamente proporzionale alla tua intenzione di sconfiggerla?

Forse ti sarà utile sapere cosa è successo quando, ad un certo punto, mi sono arresa (poi ti spiego in che senso) e ho smesso di litigare con me stessa. Lì ho compreso che:

 

1. “Se piove, almeno divertiti a saltare nelle pozzanghere!”  

Ho iniziato ad apprezzare queste due fasi per quello che portavano con sé: i momenti più creativi ed attivi per la loro energia stimolante, l’adrenalina, la velocità, e i momenti “intro” per potermi dedicare ad altro, a me stessa, agli affetti e alla gestazione di qualcosa di nuovo.

 

2. “Più ti accanisci, più la cosa persiste”

Opporre resistenza non faceva altro che trasformare un normale momento di quiete in un ostacolo da eliminare- generando in realtà l’effetto contrario. Smettendo di accanirmi contro la situazione e soprattutto contro me stessa, ho smesso di tenere lontana la creatività e la produttività più a lungo del necessario.

 

Qualche anno fa il magico Igor Sibaldi, che ho la fortuna di conoscere personalmente, mi ha permesso di far ulteriore chiarezza su questo aspetto di me di cui ti ho raccontato, e mi ha indicato il suo “Libro degli Angeli” per guardare le cose anche da un insolito punto di vista.

È un libro che ti aiuta a capire quale tipo di energia incarni, e come fare ad esprimerla concretamente nella tua vita evitando le trappole che le sono proprie: lì ho trovato quella mia dinamica descritta così bene che nemmeno io stessa sarei stata capace di raccontarla meglio.

Leggerlo è stato illuminante e divertente (certe cose possono essere molto utili soprattutto se prese con leggerezza) e mi ha dato ulteriore conferma che quello che un tempo credevo un difetto da eliminare, era solo una caratteristica da conoscere e da gestire.

Ora fermati un attimo, e pensa se ci sono degli aspetti di te contro i quali hai organizzato una crociata.

E’ comprensibile desiderare di trasformarli, perché rischiano di portarti lontana da dove vorresti andare e dai risultati che cerchi. Ma innanzitutto serve riconoscere se sono caratteristiche, che fanno parte di te e della tua natura (e allora prima impari ad amarli meglio è per te)- o se sono invece limiti e condizionamenti appresi (e allora qui ci possiamo scatenare!)

E per poterli trasformare, evolvere e conquistare così una maggiore libertà, serve necessariamente, prima, accettare le cose come sono. Non ti sto suggerendo di accettarle per poi subirle, per rinunciare (giammai 😉 )ma piuttosto accettarle come passaggio obbligato per poter creare qualcosa di diverso.

Ed è probabile che, anche per te, lo “scatto” che cerchi avverrà proprio nel momento in cui rinuncerai a emettere giudizi negativi su di te e farai pace con te stessa per come sei ora.

 

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Siccome ho fretta, parto lentamente  (i 30 minuti più importanti della tua giornata)

Siccome ho fretta, parto lentamente (i 30 minuti più importanti della tua giornata)

Non sono mai stata un “uccello del mattino”, ma piuttosto una nottola. I miei bioritmi naturali mi hanno sempre portata a non fare nessuna fatica a stare sveglia fino a tardi, e a sentirmi invece molto “incollata” e priva di energia al risveglio. Negli anni questa tendenza naturale era andata via via consolidandosi, anche perché per 16 anni ho gestito attività di ristorazione con apertura fino a tarda notte, e per me era più probabile vedere l’alba da ancora sveglia, piuttosto che già sveglia.

A qualsiasi ora puntassi la sveglia al mattino, mi sentivo talmente addormentata che speculavo rimanendo a letto fino all’ultimo minuto possibile, rimandando la sveglia più che potevo, salvo poi alzarmi di scatto, già in ritardo, con l’energia che lo stress spremeva dalle mie povere ghiandole surrenali. Decisamente non un bel risveglio.

 

Quando ad un certo punto ho cominciato a mettere ordine nei miei ritmi, ho iniziato un po’ alla volta a praticare delle attività al mattino che potessero aiutarmi a sentirmi un po’ più “viva” e partire con il piede giusto: era un desiderio, ma anche una necessità, dato che avevo una figlia da portare alla scuola materna e non potevo certo, tra le due, essere io quella capricciosa e assonnata che non voleva alzarsi dal letto.

Tutto è iniziato con il muovere il corpo prima di qualunque altra cosa. Non sapevo che stavo iniziando a costruire un’abitudine, un rituale che sarebbe andato via via evolvendo, modificandosi, rallentando a volte, in alcuni momenti di ribellione alle mie stesse regole, ma che sarebbe gradualmente diventato parte integrante di me. Naturale e irrinunciabile come lavarsi i denti alla sera.

Lo scopo che mi prefiggo con la mia routine del mattino, e i benefici che anche tu puoi aspettarti di ottenere creandone una in linea con i tuoi gusti e con le tue preferenze, sono questi:

 

  • Attivare il corpo e innalzare l’energia

Ricordiamoci che, di default, io sono sempre una nottola e i primi momenti del mattino sembro più un Walking Dead che la donna vitale e sorridente che sono di solito 😉

I benefici del riattivare il corpo dopo il riposo notturno sono noti: dal riattivare la respirazione, innalzare il battito cardiaco e riattivare la circolazione sanguigna e linfatica, ossigenare il cervello per una maggior lucidità mentale fin da subito, significa far ripartire tutte le funzioni che ci servono per essere efficaci, energetici e “affamati”, di cibo e di vita, prima fare una bella colazione e partire con le nostre attività.

  • Indirizzare i pensieri verso l’apprezzamento di ciò che c’è di buono nella mia vita.

Non so se capita anche a te, ma le nostre menti al risveglio, se non indirizzate, scattano subito a pensare a quello che dobbiamo fare, ai doveri, ai compiti, alle attività da svolgere, ai progetti non conclusi, agli obbiettivi non raggiunti,  a cose, persone e situazioni che vorremmo e che non sono (ancora?) presenti nella nostra vita, ai problemi in corso che non sappiamo come risolvere, al tempo che sembra non bastare mai. Tale attività è estenuante ed è comprensibile se l’unica cosa che ti vien voglia di fare è tornare nel confortevole abbraccio di lenzuola e cuscini, o se ti trascini svogliatamente verso la tua prima moka e siga, senza le quali-dici- non connetti.

L’obbiettivo non è quindi di negare la situazione attuale, ma di riconquistare uno sguardo più obbiettivo sulla nostra vita, notare tutto ciò che diamo per scontato e risvegliare il sentimento di Gratitudine e il senso di abbondanza per tutto ciò che è presente, o c’è stato.

 

  • Stabilire le vere priorità della giornata e creare chiarezza e slancio

Quando ci concentriamo solo sul COSA dobbiamo fare la lista è sempre lunghissima e, al di là della soddisfazione di poter apporre alcuni segni di spunta al lungo elenco, normalmente il senso di appagamento a fine giornata non è data da quante cose abbiamo fatto, ma dal SENSO che quelle cose hanno per noi, dai benefici che hanno creato o creeranno, dall’allineamento di quelle attività con i nostri valori (ciò che è importante) e con i progetti che ci stanno davvero a cuore.

Siccome è impossibile fare tutto (ma questo sono certa che lo sapevi già 😉 ) è fondamentale sentirti progredire nelle cose importanti, e dedicare tempo ed impegno per portare avanti quelle, insieme a tutto il resto delle cose che non possiamo evitare.

 

  • Stabilire a che ora finirò di lavorare (ahia… qui non sono ancora molto brava, lo confesso, ma continuo ad allenarmi) e quali “cose belle” farò per me durante la giornata(qui invece vinco l’Oscar 😉

Se mettiamo la carota davanti all’asino per fargli tirare il carretto, e poi non gliela diamo mai – o peggio ancora, non gliela facciamo neanche vedere e continuiamo a frustarlo per convincerlo ad andare avanti, prima o poi l’asino si inchioderà, o cadrà a terra esausto. Questo lo capiamo tutti, ma non ci accorgiamo che spesso pretendiamo da noi la stessa cosa, spremendo le nostre energie fino all’esaurimento, come se il premio dovesse essere solo alla fine. Ma alla fine di cosa…?

Il nostro cervello ha bisogno di sapere quando potrà “staccare” dagli impegni, ha bisogno di registrare cose piacevoli e ricompense regolarmente, per essere stimolato ad aiutarci in quello che vogliamo creare. Inoltre se non fissiamo un termine entro il quale intendiamo dedicarci ad altro, rischiamo di occupare di doveri tutto il tempo disponibile, rubandolo a noi stessi e ai nostri affetti.

Vediamo quindi, per ogni scopo, il dettaglio delle attività:

  1. Svegliarsi! : io, come facevano le nonne, uso l’acqua fredda: che sia lavare mani e viso con l’acqua gelata, o fare le frizioni fredde sul corpo (che dev’essere caldo!!) l’acqua è per me il primo passo verso un risveglio pieno di energia.

Tempo: 2 minuti

 

  1. Respirazione: è uno degli aspetti che sottovalutiamo e penalizziamo di più durante una giornata piena di attività. Per partire bene almeno al mattino sono molti gli schemi di respirazione che puoi utilizzare. Io ti suggerisco di partire con questo, che è estremamente semplice: puoi camminare per casa, o fuori se ti è possibile, inspirando in 4 tempi dal naso ed espirando in 4 tempi dalla bocca. Quando inspiri alza le braccia e spingi le mani ritmicamente verso l’alto, e quando espiri lasciale cadere lungo il corpo, o spingi le mani verso l’esterno. Mettici energia!

Tempo: 3-5 minuti

 

  1. Movimento: da ormai più di 17 anni, pratico i 5 Tibetani perché a me piacciono molto (su youtube trovi un sacco di video che ti mostrano la corretta esecuzione, per esempio questo https://youtu.be/Zr_2sk77sZo) ma questa è semplicemente la mia personalissima scelta. Potresti voler mettere su un po’ di musica e attivare il corpo ballando, o fare per 5 volte 1 minuto di Jumping Jacks https://youtu.be/iSSAk4XCsRA o 5 volte 30 squat dopo aver fatto 5 minuti di riscaldamento, per sentire il tuo corpo riattivarsi, il tuo sangue circolare, la tua energia aumentare piacevolmente. Io, se posso, faccio un mix di tutto questo.

Tempo: 10-20 minuti, ma anche nelle giornate più frenetiche, almeno 5 minuti intensi.

 

  1. Gratitudine: mi metto tranquilla, seduta a gambe incrociate, sentendo l’energia che si muove ancora nel corpo e il battito e il respiro che si normalizzano, e rivolgo la mia attenzione a tutto ciò di cui posso essere grata. Inizio dalle persone e cose più vicine e, in una sorta di spirale che parte da me e si allarga, comprendo cose, persone, sentimenti ed eventi più distanti, nello spazio o nel tempo. Inizio da mia figlia, il mio compagno, ogni componente della mia famiglia, mi concentro sull’amore che do e ricevo, la salute, il mio corpo, la casa, gli amici, il mio lavoro, i clienti, la mia città, la tecnologia di cui dispongo e che mi permette di fare colazione insieme a Tony Robbins, Joe Dispenza o Alessandro d’Avenia… Non hai idea di quante cose abbiamo di cui essere grati se solo scegliamo di farlo, anche quando le cose non vanno come vorremo, o come avremmo bisogno che andassero. Concentrati su quello che c’è, prima. Cambia tutto.

Tempo: 3-5 minuti

 

  1. Focus: mi concentro sulle 3 priorità della giornata (spesso le fisso già alla sera, e le rivedo alla mattina) e sul perché è importante per me portarle avanti. Mi “vedo”, immagino, me stessa fare quelle cose con soddisfazione, portarle a termine con facilità, sento le emozioni che corrispondono a quei raggiungimenti.

In una lista a parte, metto per iscritto tutti i “to do”, le quisquilie che altrimenti si portano via la mia attenzione, così da restare concentrata su ciò che è più importante. Me ne occuperò durante la giornata, intervallandole alle priorità.

Io utilizzo sempre qualche supporto, di solito cartaceo perché lo preferisco. Quest’anno sto utilizzando il 5 Second Journal, una sorta di agenda creata da Mel Robbins, una delle speaker motivazionali americane che amo di più. Ci aggiungo dei dettagli che a mio avviso mancano, e faccio in modo che sia come piace a me.

Tu puoi utilizzare un’agenda, un quadernetto, un’applicazione delle tante che esistono, o creare una struttura tua, con dei campi da riempire, e utilizzare quella ogni mattina.

Tempo: 3 minuti

  1. Super colazione…e via!

Se anche tu come me sei di quelli che, come me, non ha mai avuto fame al mattino, prova a vedere cosa succede al tuo appetito dopo una routine del genere 😉

Tempo: 15 minuti (ma io in questo sono ufficialmente un bradipo)

 

Tutto questo non mi prende mai più di 20-30 minuti (+ la colazione) e mi procura benefici non solo immediati, ma che si capitalizzano in modo incrementale nel tempo.

Capiamoci su una cosa: continuo ad essere una nottambula, e continuo a sentirmi, quando suona la sveglia, come se venissi scaraventata sul pianeta Terra da un’altra galassia, ma la differenza ora è che il mio corpo, la mia mente e il mio spirito, dopo qualche indispensabile minuto di raccoglimento nel letto, desiderano attivarsi grazie alle abitudini che ho creato e che moltiplicano il mio benessere. Un miracolo, insomma.

Dopo un periodo di rodaggio e fino a quando le tue abitudini non saranno consolidate, potrà essere importante anche per te, se ami la varietà come me, ricercare e sperimentare spesso nuove routine che ti forniscano lo stesso risultato: ritrovare ogni mattina l’ispirazione, l’energia e il focus per vivere pienamente e in modo produttivo le 24 ore nuove di zecca che ti sono appena state regalate.

Un ulteriore motivo per cui essere grati.

 

Spero che questa lettura ti abbia fornito lo stimolo e la curiosità di testare alcune di queste attività. Forse alcune ti potranno risultare un po’ innaturali all’inizio: ti invito a non sforzarti, ma a darti allo stesso tempo la possibilità di abituare il tuo cervello a creare una nuova “strada” che dopo qualche giorno comincerà a risultare più facile da praticare, fino a diventare piacevole, e poi irrinunciabile. Alcune cose invece potrebbero non essere proprio nelle tue corde: benissimo, lascia stare e trova quello che è in linea conte, crea il tuo modo di attivare tutte le tue migliori energie fin dal mattino, e trova come farlo in modo piacevole e divertente.

Non fidarti di quello che dico 😉  Sperimenta. E fallo #amodotuo.

Grazie per aver letto fino a qui.

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Buona routine del mattino!