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Perché la felicità è una nostra responsabilità

Perché la felicità è una nostra responsabilità

e come possiamo lavorare per crearla 

Cos’è questa felicità di cui parlo tanto? Non si tratta di un ottimismo che ignora il buon senso, una gioia perfetta h24 o correre in giro con un sorriso a 32 denti. 

La felicità è una cosa seria 😉 

È uno qualcosa di concreto, un solido stato di benessere che tutti noi possiamo allenare. Come la forma fisica.

Questo non è di certo uno dei periodi più spensierati della storia, come certamente sai, e parlare di Felicità può sembrare frivolo o superfluo, perché ci sono cose più serie e gravi a cui pensare.

Ma se lavorare alla felicità ci rendesse concretamente più capaci, più adatti a superare anche questo momento, se ci rendesse più creativi e coraggiosi, più concentrati ed efficaci, allora non sarebbe questa la priorità?

Lasciarsi contagiare dalla negatività, dalle legittime preoccupazioni, dalla frustrazione, rabbia, tristezza o pessimismo è tutto sommato facile:  se non stiamo attenti, avviene senza che tu debba fare niente. 

L’altra opzione, invece, è quella di assumersi la responsabilità di come ti senti e investire un po’ di tempo nella creazione e nella condivisione.

È da questa presa di responsabilità e dalla domanda “cosa posso fare io?”  che è nata in me l’idea, all’inizio del lockdown, di creare il percorso gratuito che si è da poco concluso su Le pratiche della felicità

E a posteriori posso confermare che è stata una delle idee più belle e gratificanti che ho avuto negli ultimi tempi , in quanto ci siamo trovati in tantissimi (in realtà quasi tutte donne) a fare pratica di felicità.

Infatti la felicità per me va allenata, non ricercata. 

Ora ti voglio raccontare qualcosa che forse ha contribuito a rafforzare l’equivoco riguardo alla “ricerca” della felicità

Nel 1776 Thomas Jefferson ha redatto la Dichiarazione di Indipendenza in cui, tra le altre cose, veniva riconosciuto a tutti gli americani il diritto a “The pursuit of Happiness” interpretato e tradotto appunto come “ricerca” della Felicità.

Probabilmente avrai visto anche il celebre (e bellissimo!) film con Will Smith dal titolo omonimo.

Pochi sanno però che a quel tempo il verbo to pursue significava “praticare un’attività, farla regolarmente, renderla un’abitudine”.

SBAM! Quando l’ho letto per la prima volta è stata un’ulteriore conferma per me, di quanto la felicità sia una competenza che possiamo allenare. 

Ed è tutta nelle nostre mani.

Ricercarla genera frustrazione, perché porta a rincorrere obbiettivi e ideali spesso stereotipati. Se, invece, alleni il tuo corpo e la tua mente a creare il tuo naturale stato di benessere, riuscirai a provare la felicità reale, concreta, fatta su misura per te. 

E da lì sarà anche più facile comprendere quali “battaglie” intraprendere, e quali invece vorrai lasciar perdere perché non ti corrispondono.

Essere felici comporta innumerevoli benefici, come:

  • prendere decisioni che si riveleranno più giuste e allineate con noi
  • avere relazioni personali  e lavorative migliori
  • portare avanti le proprie azioni con maggiore efficacia
  • provare emozioni più funzionali alle varie situazioni
  • attutire i momenti down con maggiore consapevolezza
  • avere a disposizione tutta la nostra creatività (che sotto stress non è disponibile)
  • portare maggior equilibrio al nostro organismo, a vantaggio della nostra salute  
  • il nostro corpo rifletterà il nostro stato mentale: saremo più belle e giovani! (ce lo conferma la scienza)

Durante il corso online, durato ben 6 settimane, abbiamo toccato diversi aspetti:

  • abbiamo esplorato i fondamenti scientifici della felicità, gli effetti dello stress sul corpo e sulle capacità cognitive e relazionali,  i benefici dello stato di benessere;
  • abbiamo imparato a rallentare e ri-equilibrare corpo e mente in 3 minuti;
  • abbiamo sperimentato l’effetto energizzante o calmante del respiro;  
  • abbiamo praticato tecniche come l’Equilibrio Emozionale, il Switching, il Radicamento, Il Comando Theta, la tecnica di Coerenza Cardiaca Veloce e molte altre;
  • abbiamo sperimentato quanto la Felicità possa essere creata e allenata non solo per stare meglio, ma per essere decisamente più efficaci nella vita.

La grande ondata di energia scatenata da questa serie di incontri mi ha fatto capire quanto per me fosse importante inserire un nuovo corso, all’interno dei miei percorsi, che faccia della felicità una priorità e possa aiutare le persone a prendersi questa responsabilità e innalzare stabilmente il proprio “punto chiave” della felicità.

Il nuovo percorso che ho ideato si chiama Le pratiche della felicità Intensive Circle: clicca qui per avere tutte le informazioni!

Un abbraccio, 

Gina

Cambia percezione, cambia risultati

Cambia percezione, cambia risultati

La tua percezione è sempre attiva oppure, a volte, ti ritrovi a compiere dei gesti in modo del tutto automatico? Voglio parlarti di quello che puoi fare, semplicemente cambiando percezione. Ne sarai stupita. Perché da una percezione più attiva cambiano anche i risultati e, questo significa maggiori benefici con il solo utilizzo della tua mente!

Lascia che ti racconti quello che è successo a me

L’altra mattina stavo facendo le pulizie di casa e, mentre lo facevo, ho iniziato a pensare “Caspita, però stamattina non ho fatto i miei 10 minuti di ginnastica…”. In effetti, ero partita lancia in resta… ehm diciamo che ero partita aspirapolvere in resta, carica per l’operazione dust-buster ancor prima di colazione, stravolgendo la mia routine mattutina. Proprio io che normalmente faccio i miei 5 tibetani e 5 minuti di HIIT per risvegliare il corpo (lo sai già vero, che la mattina sono una specie di zombie?). 

Ma poi mi sono detta «Ehi, ma io sto già “facendo ginnastica”».

Certo, ora starai pensando che non è proprio la stessa cosa, e hai ragione, ma potrebbe esserlo, con la giusta percezione

Quello che sto per raccontarti potrebbe esserti utile in questi giorni di semi-reclusione, in cui non possiamo andare in palestra, a yoga o a fare zumba e magari dobbiamo passare una maggior quantità di tempo a fare le normali attività casalinghe, che di solito deleghiamo almeno in parte.

Quello di cui ti sto per parlare ha a che fare con la percezione, ancor meglio con la consapevolezza, e i suoi risvolti sono tantissimi e hanno a che fare con moltissimi aspetti, oltre alla tua forma fisica.

L’esperimento sulla percezione 

Nel 2006 la psicologa Ellen Langer dell’Università di Harvard ha condotto un esperimento che ha coinvolto 84 cameriere ai piani che lavoravano in 7 diversi hotel.

Alle donne è stato chiesto quanto allenamento fisico facessero mediamente, e tutte hanno dichiarato di non dedicarsi a nessun tipo di allenamento ( 1/3 ha detto zero, 2/3 hanno detto solo saltuariamente). Sono quindi state effettuate tutte le misurazioni del caso (massa magra/massa grassa, peso, centimetri nelle parti “cruciali”, pressione sanguigna ecc.) ed i risultati hanno confermato quanto dichiarato, ovvero i parametri erano quelli delle persone sedentarie.

Il gruppo iniziale è quindi stato diviso in due.

Il primo gruppo (44 persone) è stato informato del fatto che in realtà quello che loro facevano pulendo 15 camere ogni giorno, superava abbondantemente la quantità di attività fisica raccomandata dai medici ed è stato fornito loro un corollario di dettagli su quante calorie si bruciassero passando l’aspirapolvere o strofinando i sanitari, cosa succedeva al loro corpo quando cambiavano le lenzuola o pulivano i vetri e così via.

Alla fine un promemoria di queste informazioni è stato reso visibile sul loro posto di lavoro e alle signore è stato chiesto di non modificare nulla delle loro normali abitudini.

Al secondo gruppo invece non è stata data alcuna informazione.

E un mese dopo indovina cos’è successo?

Il gruppo “informato”, nonostante non avesse portato alcun cambiamento alle proprie abitudini, aveva in realtà modificato sensibilmente i parametri precedentemente misurati, dimostrando perdita di peso, diminuzione massa grassa e aumento massa muscolare, regolazione della pressione sanguigna, giro vita e giro fianchi diminuiti. 

Risultati concreti senza “fare niente”?
Non proprio: comportamento identico, ma differente atteggiamento mentale.

La percezione conta

Cosa era successo a queste donne? Erano diventate consapevoli di quello che stavano facendo, ci avevano dato un significato diverso: prima stavano solo “lavorando”, ora stavano anche facendo attività fisica! 

Forse avevano iniziato a portare la loro attenzione ai movimenti, anziché a farli in modo meccanico e “assente”, hanno aumentato il coinvolgimento, la presenza, la mindfulness – tanto da produrre modifiche tangibili nel loro corpo.

Cosa ci insegna questo esperimento sulla nostra percezione?

Questo, come molti altri esperimenti fatti, ci dice che la consapevolezza è qualcosa di impalpabile ma che diventa tangibile, che quello che crediamo ha un’influenza sui risultati concreti, e che la mente ha un effetto potente sul corpo. Ci ricorda che le informazioni che riceviamo ci aiutano a creare delle immagini, che vanno ad influenzare il nostro presente e il nostro futuro. È quindi fondamentale vigilare su cosa influenza la nostra immaginazione, in questi giorni più che mai.

In questi giorni di “tempo sospeso”, di semi isolamento e “reclusione” in cui la maggior parte delle nostre abitudini è stata stravolta, come potremmo usare questa conoscenza per il nostro bene? Quale promemoria vorremmo tenere a vista in questo periodo, al pari delle pulitrici dell’esperimento?

Ora tocca a te: cambia percezione e cambia i risultati!

Per esempio potresti notare cosa innalza, cosa espande la tua energia, e quello che invece la abbassa (io pur tenendomi alla larga dalla tv e dalla radio ancor più del solito, risento comunque di quel minimo di informazione che mi arriva).  Trova quindi le TUE pratiche per rimettere in equilibrio il tuo sistema.

Queste sono quelle che funzionano con me:

  • Respirare.
  • Sorridere.
  • Ballare scatenata.
  • Amare.
  • Provare cose nuove, anche se chiusa in casa.
  • Meditare per la guarigione del mondo.
  • Massaggiare il mio corpo con una crema profumata.
  • Sentirmi parte di qualcosa di molto più grande, sentire che forse, per la prima volta a livello mondiale, siamo una cosa sola e potremo farcela solo se restiamo uniti.

Qualsiasi cosa tu decida di fare, metti te stessa interamente in quell’attività, che sia passare la scopa, fare i biscotti, leggere una storia ai tuoi figli o progettare lo sviluppo della tua attività non appena saremo fuori da qui.

Perché il futuro si crea nel presente.

E credo che sia il momento giusto per creare insieme, qui e ora, il mondo migliore che tutti noi desideriamo.

Un abbraccio, con amore

Gina

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