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Che tu sia una pianificatrice seriale oppure un’anima ribelle, quando si arriva alla fine dell’anno è inevitabile porsi alcune domande.

Pianificare o non pianificare...? questo è il dilemma

La fine dell’anno contiene un’energia speciale. È un momento di passaggio, è l’opportunità perfetta per fare il punto della situazione, per fare un bilancio dei 12 mesi passati e per focalizzarsi su qualcosa di importante, di desiderato o di necessario da concretizzare.

In questa occasione, in passato, mi sono sempre sentita tirare da due parti opposte: 

  • da un lato il bisogno di riflettere, fare una valutazione onesta e sincera delle mie soddisfazioni e di tutto quello che invece non era ancora espresso, manifesto, fluido, a cui seguiva la stesura di un elenco di desideri e progetti da realizzare in ogni area della mia vita;
  • dall’altro il mio bisogno di improvvisare, di fluire con la vita, di fare le cose in base al mio sentire, spesso trasgredendo i miei stessi intenti e abbandonando, di fatto, buona parte dei “buoni propositi” che avevo espresso l’anno prima, forse sovrastimando la mia costanza e il mio rigore.

 

Per anni, quindi, è andata avanti in questo modo: introspezione, analisi, comprensioni, definizione di nuovi obiettivi, piano d’azione… e poi a febbraio tutto finiva sepolto sotto altri quaderni, fogli, raccoglitori di progetti e nuovi desideri.

 

Non proprio un successone, insomma.

 

Ho seguito molti programmi diversi che promettevano “l’anno migliore di sempre”, ma nessuno parlava veramente la mia lingua e nessuno mi permetteva di far convivere queste due necessità: quella di fare dei piani, e quella di ascoltarmi e creare nel momento.

 

Come fare per pianificare qualcosa di importante, ma senza rimanere attaccata alla necessità di raggiungere obiettivi?

Come essere certa di fissare dei traguardi che siano veramente miei e che mi dia gioia perseguire, a prescindere se ci arriverò o meno?

Ma soprattutto, come assicurarmi di progettare un anno in cui le mie vere priorità, i miei valori più profondi e il mio benessere vengano rispettati?

 

Queste erano le domande a cui cercavo una risposta. Ma soprattutto:

 

Come creare un anno ricco di significato che mi porti sempre più nella MIA direzione?

 

Gli obiettivi sono sopravvalutati

Quello che cerco di trasferire alle mie e ai miei clienti, è che spesso tendiamo a diventare dei “servi” dell’obiettivo, ci sbattiamo un sacco e lavoriamo per lui come fosse il nostro “padrone”. 

Ti sembra che esageri?

Ho visto persone diventare pazze e rimetterci la salute per acquistare una certa casa, altre esaurirsi completamente per un avanzamento di carriera o un ruolo prestigioso, altre ancora sacrificare tutto il proprio tempo e trascurare se stessi e i propri affetti in virtù di un risultato economico. Ora comprendi a cosa mi riferisco?

 

Non sarà mai un obiettivo raggiunto a donarci stabilmente quella felicità e soddisfazione che cerchiamo. Pensaci. Hai mai desiderato tagliare un traguardo a cui attribuivi un grande potere di renderti felice, di raggiungerlo, gioire per un po’ salvo poi ritornare ben presto allo stesso esatto livello di soddisfazione che avevi prima? 

È solo questione di tempo, ma è così.

 

La vita è molto più che raggiungere obiettivi.

Ma allora stai forse dicendo che non vale la pena impegnarsi in niente? Raggiungere nessun obiettivo?

 

Certo che NON sto dicendo questo. Dico piuttosto che i nostri obiettivi devono essere al servizio del nostro benessere e della nostra felicità, devono armonizzarsi con loro, ed è un errore considerarli un mezzo che ci porterà finalmente quella felicità.

 

Se abbiamo chiaro questo principio, possiamo sbizzarrirci, possiamo lasciar andare la fantasia, possiamo scegliere dei goal grandi o piccoli, facili o sfidanti- ben sapendo che saranno comunque dei pretesti per esprimere sempre più ciò che siamo, per allenare il nostro impegno e la nostra resilienza, per liberare la nostra inventiva e creatività, per sviluppare le nostre caratteristiche inespresse o sopite. Non saranno la misura del nostro valore, né saranno la misura della nostra felicità: saranno degli alleati per la nostra crescita e realizzazione.

 

Obiettivo: da ambito traguardo ad alleato

Se iniziamo a considerare l’obiettivo come un alleato, cambia la prospettiva. 

Il modo in cui ci muoviamo verso di esso, le paure che ci attiva, le emozioni che suscita in noi, le strategie che mettiamo in atto per avvicinarci a lui e quelle che mettiamo in atto per sabotarci, ci forniscono informazioni importantissime su di noi, e ci offrono la possibilità di crescere, guarire, evolvere.

 

Un obiettivo è un alleato se si trova sulla nostra direzione, se ci impegna senza farci vivere costantemente nello sforzo, se contribuisce a un maggior benessere in ogni ambito della nostra vita.

Se invece ci snatura o ci chiede energie che vanno a scapito del nostro benessere e delle altre aree della nostra vita, nella mia ottica diventa un nemico della nostra felicità.

 

Riflessioni per un anno pieno di significato

Per creare un anno significativo, di realizzazione e di benessere, ecco quindi alcuni spunti che potranno aiutarti a puntare il tuo GPS in una direzione felice e  nel pieno rispetto di te stessa:

  •     Dai un’occhiata ai 12 mesi appena trascorsi e recupera tutto ciò di cui puoi essere soddisfatta e grata.
  •     Fai una valutazione di cosa non sei riuscita a portare avanti o a raggiungere, comprendine le cause, e valuta se è qualcosa che vuoi ancora realizzare.
  •     Stabilisci quali sono i valori non negoziabili per l’anno in entrata, e in che modo vuoi viverli concretamente nelle tue giornate.
  •     Fai un elenco di desideri senza censura e successivamente individuane da 5 a 10 a cui scegli di dedicare tempo ed energie nel prossimo anno
  •     Fai un check di tutte le aree della tua vita e valuta quali sono le priorità che necessitano di essere portate avanti
  •     Infine, per un pizzico di magia, scegli un risultato o progetto che risponda alla domanda: “Cosa sarebbe incredibilmente meraviglioso realizzare quest’anno?” e lancia l’intento di poterlo vivere.

 

Se poi al tuo 2023, vuoi davvero dedicare attenzione, cura ed energia, puoi decidere di pianifi-CREARE il nuovo anno, unendoti al percorso Crea il tuo anno – a partire da Te.

 

È un percorso bellissimo e davvero ricco, tiene conto di tutto ciò di cui ti ho parlato in questo articolo – e molto di più!- ed ha già accompagnato moltissime donne a creare la mappa dei propri desideri e alla realizzazione di splendidi progetti.

CREA IL TUO ANNO

A partire da te

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